Gela. “Se gli amministratori che si sono succeduti avessero fatto ricorso ai professionisti locali, di certo non ci saremmo mai trovati in questa situazione, con il rischio di perdere finanziamenti da milioni di euro”. Il presidente dell’ordine provinciale degli ingegneri Nuccio Cannizzaro, come già fatto dal vicepresidente dell’ordine degli architetti Giovambattista Mauro, non ritiene che la soluzione dei contratti quadro, con eventuali appalti da assegnare a società di ingegneria multidisciplinari, possa essere quella risolutiva. “Non è assolutamente necessario rivolgersi a società di ingegneria provenienti chissà da dove – dice – Gela e l’hinterland dispongono già di fior di professionisti, che possono validamente supportare l’amministrazione comunale e redigere i progetti rispettando i tempi previsti per i finanziamenti”.
Per Cannizzaro, quindi, sarebbe essenziale un confronto più aperto tra ordini locali e amministrazione comunale, senza ricorrere a soluzioni come quella dei contratti quadro, sostenuta invece dal presidente della commissione consiliare sviluppo economico Rosario Faraci, che di certo ha suscitato la reazione dei professionisti locali, probabilmente intenzionati a non farsi mettere da parte.