Gela. L’esplosione che ha causato sedici feriti, di cui due donne in condizioni molto gravi, sta facendo emergere una serie di carenze strutturali. Gli esponenti dell’associazione “Codici”, l’avvocato Angelo Cafà e il dottor Salvo Camiolo, sollevano un triste velo su un sistema di soccorso, che ritengono “obsoleto”. “Esprimiamo tutta la piena solidarietà nei confronti delle famiglie coinvolte in questo terribile incidente. Ci preme però evidenziare – dicono – che in realtà abbiamo riscontrato esperienze diametralmente opposte a quelle che abbiamo letto anche sugli organi di informazione. Verificando con mano e ascoltando la voce diretta di chi ieri mattina ha vissuto questo brutto episodio, non possiamo non segnalare che purtroppo i soccorsi non sono stati tempestivi”. I tempi lunghi non sarebbero però da addebitare agli operatori, quanto invece al sistema di gestione. “Non ci sentiamo di colpevolizzare gli operatori che si ritrovano già a dover fronteggiare i molteplici disagi dovuti alla mancanza di risorse e affrontano con grande spirito di sacrificio le emergenze, ma il sistema di soccorso, ad oggi, risulta alquanto obsoleto. Non si può ancora, nel 2019, comporre i numeri di emergenza – continuano – e sentirsi rispondere dall’operatore del call center “da dove chiama?”, “deve chiamare il numero locale di riferimento”. Il sistema adottato appare non idoneo oltreché inadeguato a fronteggiare una emergenza come quella verificatasi, che purtroppo coinvolge feriti gravi. Tali fatti gravissimi necessitano di un’assistenza immediata, per questo motivo riteniamo di dover segnalare alle autorità di competenza di rivedere il sistema di soccorso sia in termini tecnologici sia in termini gestionali. Infatti, a causa dei notevoli ritardi, alcuni dei feriti si sono recati in ospedale con mezzi privati, atteso che i mezzi di soccorso arrivavano dopo circa mezz’ora dalle richieste di intervento. Il sistema è sicuramente da migliorare e deve essere oggetto di discussione dei tavoli locali e regionali”.
Anche a Palazzo di Città qualcosa potrebbe muoversi. Il sindaco Lucio Greco e l’assessore allo sviluppo economico Terenziano Di Stefano pare avessero già messo in conto l’avvio di una verifica sulla situazione generale del mercato di via Madonna del Rosario e i fatti di ieri potrebbero indurli ad avviare procedimenti di controllo, anche sulla regolarità di licenze e impianti adoperati.