Gela. “Gela bloccata dalla strafottenza politica”. I sindacalisti della Cgil, dall’alba di oggi, hanno avviato la mobilitazione. La vertenza riprende come preannunciato ieri dal segretario confederale Ignazio Giudice. Striscioni e volantinaggio, già da questa mattina, all’aeroporto di Catania. “Se Gela si blocca, l’intera provincia di Caltanissetta si blocca”. Insieme a Giudice, c’erano il segretario provinciale della Fiom Orazio Gauci, quello della Fillea Francesco Cosca e il responsabile Flai Giuseppe Randazzo. Gli obiettivi della mobilitazione sono i nodi di collegamento fondamentali dell’isola. “La sesta città siciliana è bloccata”, si legge in uno striscione esposto dai sindacalisti.
La proroga Via della base gas Eni ferma al palo, l’accordo di programma fallimentare, i fondi del Patto per il Sud tagliati, i 32 milioni di euro delle compensazioni mai usati, sono solo alcune tappe di un disastro politico e amministrativo che pesa sull’economia di una città in ginocchio. Giudice ha spiegato che i tempi dei tavoli istituzionali, troppo spesso inutili, sono finiti. Quella all’aeroporto di Catania è solo la prima iniziativa, che mira a coinvolgere l’intera città. L’hanno già ribattezzata “Sblocca Gela”.