Gela. Era attesa da tempo e pare riaprire il capitolo “Sinapsi”, il polo tecnologico che dovrebbe sorgere nella zona industriale ex Asi, in un’area nella quale è presente un rudere irrecuperabile. A livello ministeriale è stata definita una proroga dei termini per arrivare all’affidamento dei lavori. Era necessaria per dare maggiori prospettive. Il progetto è fortemente voluto dal sindaco Di Stefano, che mesi fa lo mise sul tavolo degli alleati come obiettivo da perseguire. Lo aveva sostenuto già da assessore della giunta Greco. La prospettiva è di dare continuità al percorso della formazione e dell’alta tecnologia, con “Macchitella lab” (ancora da avviare) e appunto “Sinapsi”. Anche in questo caso, la collaborazione è con l’università Kore di Enna, capofila, e con Sicindustria. Ci sono stati diversi tavoli tecnici e confronti. Dal ministero, in questo periodo, sono arrivate le prime anticipazioni finanziarie, per un totale di due milioni di euro. E’ l’università Kore che coordina, anche sul piano degli stanziamenti. Il totale della parte pubblica è di dieci milioni. Ce ne vorranno altrettanti per completare e il sindaco Di Stefano, negli scorsi mesi, ha scritto ufficialmente a Eni per lo sblocco di fondi delle compensazioni.
Saranno questi a completare l’investimento che dovrebbe appunto portare al polo tecnologico in contrada Brucazzi. Nelle prossime settimane, probabilmente, riprenderanno le interlocuzioni tra tutte le parti, che si erano fermate proprio per l’incertezza sui tempi previsti per arrivare all’affidamento dei lavori e alla realizzazione della struttura. Inizialmente, si sarebbe dovuto chiudere non oltre il 2026. Adesso, la proroga non pone una dead line precisa e sembrano esserci le possibilità di portare a compimento l’iter.