Gela. Si torna gradualmente, a fatica, alla normalità. Gli accessi della città rimangono presidiate dai manifestanti, agricoltori e autotrasportatori, ma la circolazione degli autoveicoli si svolge quasi regolarmente. La raccolta dei rifiuti è ripresa dopo quattro giorni di blocco totale.
Si notano i primi segnali di un’apparente ritorno alla normalità: i distributori che avevano ancora scorte di carburanti nelle cisterne hanno riaperto le pompe e al petrolchimico, dopo cinque giorni, è avvenuto regolarmente il cambio turno del personale addetto alla conduzione degli impianti.
Gli autocompattatori del servizio raccolta rifiuti possono raggiungere la discarica di contrada Timpazzo. Il lavoro però sarà lungo perchè c’è da smaltire l’immondizia accumulatasi in cinque giorni di blocchi.
Nei supermercati dagli scaffali ormai vuoti cominciano ad arrivare i primi rifornimenti.
Da oggi nel nisseno verranno garantiti i beni e servizi di prima necessità. Questo quanto emerso dal vertice svoltosi in prefettura a Caltanissetta al quale hanno partecipato i rappresentati del comitato «Forza d’Urto». I manifestanti hanno garantito che consentiranno, al petrolchimico di Gela, il regolare accesso ai lavoratori turnisti, scongiurando così un fermo degli impianti. Al vertice erano presenti anche i sindaci dei comuni di Caltanissetta e Gela, Michele Campisi e Angelo Fasulo, i massimi esponenti delle forze dell’ordine e una delegazione di dimostranti.
La protesta proseguirà ad oltranza. Forconi e «Forza d’Urto» hanno chiesto una proroga alla Questura per proseguire i presidi ad oltranza mentre l’Aias non ha presentato nessuna richiesta. «Ha prevalso – ha dichiarato il sindaco di Gela – la ragione. I dimostranti hanno compreso che non possono penalizzare la popolazione che ha dimostrato vicinanza alla loro protesta condividendone gli obiettivi».