Gela. La proroga Via per la base gas di Eni è stata sbloccata, seguita da un protocollo, sottoscritto da Ministero dell’ambiente ed Eni. Niente sindacati nell’intesa alla base del nuovo accordo sulla decarbonizzazione del sito locale. La Filctem nazionale, pur ammettendo soddisfazione per i passi in avanti, qualche remora la muove. “Sembrerebbe – dice il segretario generale Marco Falcinelli – che questa autorizzazione sia arrivata a fronte di un nuovo accordo sottoscritto fra il Ministero e l’Eni per lo sviluppo green dell’area industriale e la bonifica di intere zone non più utilizzabili nelle produzioni industriali. Non conosciamo i contenuti di questo accordo, non ne siamo stati preventivamente informati e non siamo stati coinvolti nella definizione, come sarebbe dovuto accadere. Questo ci pone nella condizione di dover conoscere compiutamente i contenuti del nuovo programma di intervento per capire se sono state prodotte modifiche ai contenuti qualificanti del protocollo sottoscritto nel novembre del 2014 al Mise, tra tutti i soggetti istituzionali, industriali e il sindacato che allora condivisero il rilancio industriale dell’area gelese, con la ripresa delle produzioni nell’indirizzo di una scelta eco-sostenibile per tutto il territorio”. Il sindacato punta ad avere i contenuti veri dell’intesa. “Il protocollo sottoscritto va più che bene – spiega il segretario provinciale Filctem Gaetano Catania – però, anzitutto, vanno concretizzati gli obiettivi dell’accordo del 2014, di modo da assicurare stabilità al diretto e all’indotto. Ci sono tanti dipendenti Eni del sito locale che attendono di rientrare per essere impiegati con costanza”. Le segreterie nazionali, ma anche quelle territoriali, a breve chiederanno una serie di incontri, a tutti i livelli, con i manager Eni.
“Pur manifestando soddisfazione per come il Ministero dell’ambiente ha terminato la fase istruttoria concedendo la Via al progetto Argo-Cassiopea, come Filctem Cgil chiediamo il rispetto puntuale dell’intero programma degli investimenti previsti – continua Falcinelli – la rapida e completa realizzazione del progetto, il recupero del tempo perduto necessario per il riavvio delle produzioni industriali consentendo così la piena rioccupabilità dei lavoratori e la ripresa economica di un territorio che per troppi anni ha sofferto la riduzione di una produzione industriale del sito. Per queste ragioni chiederemo, sin da subito insieme alle altre organizzazioni sindacali, un incontro con l’Eni per riprendere un confronto specifico e attinente alle problematiche di Gela, ma anche per rendere efficace l’applicazione degli accordi già sottoscritti”. I sindacati del settore industria non esultano, ma attendono investimenti concreti da parte della multinazionale.
