Gela. La cancellazione dal registro regionale della protezione civile va confermata. E’ questa la decisione arrivata dai giudici amministrativi del Cga, ai quali si sono rivolti i funzionari del Dipartimento regionale.
Confermata l’esclusione. Quindi, l’associazione “Falchi d’Italia” va depennata dal registro, come già deciso dal dirigente del dipartimento nel febbraio di cinque anni fa. L’esclusione dell’associazione locale venne decisa dopo una serie di verifiche. Sarebbero emerse irregolarità sia rispetto al pagamento dei contributi assicurativi sia sul fronte del bilancio 2010. Carenze che hanno condotto alla decisione di escludere i “Falchi d’Italia”, associazione presieduta da Cristian Paradiso. Tra i punti interrogativi riscontrati dopo i controlli, anche quello delle attività che sarebbero state svolte dai “Falchi d’Italia” nel 2010. La relazione presentata venne definita “carente di riferimenti precisi e date, luoghi, tipologie di attività di protezione civile svolte”. Proprio i vertici hanno deciso di impugnare l’atto di esclusione, contestandone la fondatezza. Le presunte carenze sarebbero state successivamente sanate, almeno stando ai legali dell’associazione. Una ricostruzione che non è stata accolta dai giudici amministrativi del Cga che, anzi, hanno confermato tutte le anomalie riscontrate durante i controlli. Il provvedimento di esclusione dal registro regionale di protezione civile, quindi, va confermato. Di recente, i “Falchi d’Italia” hanno anche ricevuto l’avviso di “sfratto” dai funzionari del Comune. Dovranno lasciare la loro sede di via Ascoli, già assegnata all’Asp che la utilizzare per avviare un centro diurno destinato ai pazienti autistici e affetti da Alzheimer.