Servizio rifiuti, Usb: “Abbiamo chiesto bacino vincolato per lavoratori”

 
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L'avvocato Aliotta e il segretario Usb Faraci

Gela. Durante la videoconferenza di ieri con la prefettura, non si è raggiunto un accordo sull’eventuale riassorbimento dei diciotto operai Tekra, i cui contratti a tempo determinato non sono stati rinnovati. L’azienda ha fatto sapere di non avere margini per nuove assunzioni, in attesa peraltro che si arrivi all’assegnazione della gara. La riunione è stata convocata dopo la richiesta avanzata dalla segreteria provinciale Usb. I lavoratori hanno protestato, incatenandosi davanti a Palazzo di Città. Ritengono che ci siano tutte le possibilità per rientrare in servizio. Il segretario Usb Luca Faraci e l’avvocato Livio Aliotta hanno comunque chiesto che si arrivi alla costituzione di un bacino vincolato, nel quale inserire gli operai rimasti fuori dal cantiere.

“Abbiamo ribadito la necessità di garantire i diritti dei lavoratori anche mediante l’attivazione di un bacino di breve, medio e lungo termine, in vista delle gare – dicono – così da assicurare agli operai la possibilità anche in futuro di un loro reinserimento all’interno del cantiere. La seduta è stata aggiornata così da poter coinvolgere anche le altre sigle sindacali presenti all’interno del cantiere e stilare i criteri ex lege per la redazione della lista di bacino da sottoporre alla Tekra, al Comune di Gela e alla Srr”.

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