Gela. Al momento, con una gara che deve ancora essere svolta e senza ulteriori servizi, non ci sono le condizioni per assorbire i diciotto lavoratori ex Tekra, che negli scorsi giorni hanno protestato davanti Palazzo di Città. Chiedono di ritornare in servizio, dopo che i contratti a tempo determinato non sono stati rinnovati. I rappresentanti di Tekra e l’avvocato Sinuhe Curcuraci hanno ribadito che allo stato attuale non ci sono spazi di manovra e l’azienda non può permettersi di intervenire in dinamiche di questo tipo. La società non parteciperà alla gara di un anno, che da quasi dodici mesi si sta cercando di assegnare. Con le condizioni rimaste immutate, Tekra non è interessata. Questa mattina, dopo la richiesta della segreteria provinciale dell’Usb (con il segretario Luca Faraci e l’avvocato Livio Aliotta), si è tenuta una videoconferenza, coordinata dal prefetto Cosima Di Stani. C’erano gli assessori Terenziano Di Stefano e Grazia Robilatte, oltre alla proprietà di Tekra, con l’imprenditore Alessio Balestrieri (per l’azienda anche l’avvocato Gianlivio Fasciano). Il prefetto ha fatto capire che in una fase tanto delicata come questa gli animi non vanno esacerbati. Con l’emergenza Covid, l’amministrazione comunale ha affidato all’azienda campana il servizio di raccolta nelle utenze a rischio. Anche per questa ragione Usb è tornata a chiedere le assunzioni dei diciotto operatori, ma l’azienda ha spiegato che non ci sono le condizioni economiche né al momento è possibile dare certezze sui prossimi mesi, a cominciare dalla pulizia delle spiagge. Anche l’amministrazione comunale è convinta che non si debbano dare speranze non fondate a lavoratori che hanno bisogno di andare avanti.
Il servizio rifiuti attraversa una fase di transizione, che riguarda anche l’intera filiera degli impianti. Al confronto ha partecipato il presidente della Srr4 Salvatore Chiantia, al quale il prefetto ha chiesto indicazioni su un altro nodo cruciale, quello della gara pluriennale, che non è ancora andata in porto e potrebbe rimodulare l’intera situazione di un servizio gestito ormai da anni solo in proroga, con l’impossibilità di programmare a lungo termine. Si valuterà l’eventualità di possibili assunzioni solo se ce ne saranno le condizioni.