Serre vuote ma tanti soldi dallo Stato: Scattano segnalazioni al Ministero

 
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Gela. Impianti fotovoltaici installati solo per incassare i contributi previsti dalla legge. Nelle serre finite sotto la lente d’ingrandimento dei tecnici del ministero delle politiche agricole e forestali, infatti, non verrebbe effettuata alcun tipo di coltivazione.

Per questa ragione, sono partiti i controlli. Tra gli impianti sospetti, alcuni sono stati realizzati sia nell’area della statale 115, in direzione di Licata, che in quella di contrada Bulala. Il sospetto riguarda proprio l’assenza di coltivazioni.
Le norme varate dal governo agevolano tutti gli agricoltori che, decidendo di passare al fotovoltaico, riescono a produrre utilizzando proprio l’energia generata dal sole. I pannelli fotovoltaici, non a caso, vengono installati sulle serre.
Le segnalazioni giunte agli uffici ministeriali, invece, descrivono una situazione completamente diversa. I proprietari delle serre starebbero soltanto incassando gli incentivi previsti dalle legge senza produrre. In sostanza, le serre servirebbero esclusivamente a sostenere i pannelli.
Le false produzioni, così, sono finite nel mirino delle autorità competenti. Da diversi mesi, un gruppo di associazioni ha segnalato il meccanismo sospetto direttamente alle autorità ministeriali. Una lettera aperta, addirittura, è stata recapitata anche all’ex ministro Mario Catania. Serre vuote ma incentivi sempre più pesanti incassati dagli imprenditori titolari degli impianti che, almeno formalmente, dovrebbero servire ad agevolare forme d’agricoltura sostenibili. Uno dei problemi segnalati nelle comunicazioni giunte ai tecnici del ministero dell’agricoltura riguarda proprio l’assenza di controlli sugli impianti sovvenzionati con i contributi previsti dal conto energia.
Senza accertamenti, infatti, gli imprenditori che hanno avuto accesso al programma avrebbero terreno fertile nel realizzare i sistemi fotovoltaici senza, però, avviare vere e proprie produzioni.
“La possibilità offerta dal decreto – si legge nella comunicazione inviata al ministero – è talmente generosa da alimentare la realizzazione di finte serre, create esclusivamente per giustificare l’accesso agli incentivi”. Così, gli imprenditori al centro della speculazione denunciata potrebbero rischiare gravi conseguenze sul fronte penale.
Di certo, le serre irregolari sul territorio sarebbero un fenomeno in ulteriore espansione. Strutture realizzate solo per sostenere i pannelli fotovoltaici e consentire agli imprenditori titolari di ottenere i contributi fissati dalla legge nazionale.
Non è da escludere che le comunicazioni giunte al ministero possano agevolare l’avvio di maggiori controlli sull’intero territorio.

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