Gela. Sarebbe l’ennesima beffa per una città che ancora si lecca le ferite, inferte dal taglio dei trentatré milioni di euro del Patto per il Sud, che dovrebbero essere recuperati attraverso progetti esecutivi, da presentare entro centoventi giorni. Di certo, ci sono solo impegni verbali, in attesa dei progetti. A rischio, però, ci sarebbero anche i fondi del programma “Agenda Urbana”, che per Gela e Vittoria mette a disposizione circa venti milioni di euro. La macchina burocratica, a Palazzo di Città, è stata messa in moto da tempo, ma potrebbe non bastare. L’allarme lo lancia il parlamentare europeo Ignazio Corrao. Il grillino ha più volte monitorato la situazione dei finanziamenti destinati al territorio locale, a cominciare dall’infinita vicenda del porto rifugio. Spiega che sarebbero sull’orlo del taglio circa 630 milioni di euro, destinati alla Sicilia. Fondi territorializzati che l’Unione Europea potrebbe riprendersi, a causa dei ritardi nella presentazione dei progetti e nell’adempimento dei passaggi amministrativi previsti. Insomma, sempre lo stesso copione. Sono diversi gli strumenti di finanziamento che potrebbero saltare e Corrao fa riferimento alle “Agende Urbane”. “Anche per le Agende urbane – spiega – potrebbe esserci il rischio drammatico di un’occasione persa. Città come Gela, Vittoria, Trapani e Caltanissetta potrebbero vedere sfumare l’occasione storica di avere risorse per l’agenda digitale, le aziende del territorio, lo sviluppo ecosostenibile urbano. Cosa pensa di fare adesso la Regione per recuperare il ritardo ed evitare di buttare a mare l’ennesima occasione? È vero che il tallone d’Achille è la pressoché totale mancanza di progettazione esecutiva e definitiva nei Comuni, ma la Regione è stata del tutto assente nel sostenere gli enti locali in difficoltà”.
Secondo Corrao, ci sarebbe una corresponsabilità di Comuni e Regione. “Serve – conclude – una concertazione per la riprogrammazione e la creazione di un parco progetti per non far perdere queste risorse ai territori anche in futuro. Musumeci si dia una mossa e dia il massimo per recuperare il tempo perso”. L’amministrazione comunale, soprattutto con il vicesindaco Terenziano Di Stefano, che è anche assessore allo sviluppo economico, fin dal momento dell’insediamento sta seguendo l’iter dell’Agenda Urbana, anche per non incorrere negli stessi “peccati”, costati il taglio dei trentatré milioni di euro.