Royalties, fissata una prima verifica sulla destinazione dei fondi: confronto per valutare

 
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Gela. Il primo incontro per una verifica tecnica era fissato in settimana. E’ stato rinviato per l’indisponibilità di uno dei dirigenti dei settori coinvolti. Così, il tavolo sulla destinazione delle royalties estrattive, che Eni ha trasferito ad inizio mese nelle casse comunali, si terrà la prossima settimana. Il sindaco Terenziano Di Stefano, che sul tema lavorò già da assessore, ha spiegato che l’intendimento amministrativo, se ce ne saranno le condizioni, è di destinare i circa sette milioni e mezzo di euro versati dalla multinazionale su “una o due opere per la città”. Vuole aprire un confronto, “anche con l’opposizione e con la società civile”, precisa. Sarà un incontro solo iniziale, intanto, per analizzare da un punto di vista tecnico se ci saranno spazi di manovra utili. Il solco rimane quello posto dalla normativa, che prevede un uso dei fondi delle royalties per il risanamento e lo sviluppo. Sicuramente, l’intenzione è di evitare qualsiasi fraintendimento di bilancio, peraltro in un periodo veramente delicato per il municipio che vive la fase del dissesto, con tutti gli obblighi che comporta. Il capitolo royalties non ha mai smesso di generare reazioni, istituzionali e non solo.

I moniti della Corte dei Conti, negli anni, si sono susseguiti e l’attenzione investigativa ha condotto ad un’indagine, che non riguarda l’amministrazione appena insediata. Oltre alle somme che Eni versa per le attività di produzione sul territorio, si dovrà poi innestare la voce di quelle che saranno frutto diretto di “Argo-Cassiopea”, investimento per il gas. Le pieghe della disciplina dettata dalla legge finanziaria regionale consentiranno a Palazzo di Città di incassare stanziamenti di un certo peso.

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