Royalties bloccate, linea comune dei sindaci: “Governo regionale ci convochi subito”

 
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Gela. La volontà è comune. Il sindaco Di Stefano e i primi cittadini di Licata e Butera, Balsamo e Zuccala’, mettono da parte ogni eventuale differenza di vedute politiche e chiederanno da subito un tavolo, urgente, al governo regionale. È stato confermato al termine di un confronto sul tema. La vicenda che si fa veramente decisiva è quella delle royalties congelate del progetto “Argo-Cassiopea”, destinato all’estrazione del gas. Inizialmente, con un forte pressing della politica locale, il governo Schifani mise il cappello alla norma che ha concesso ai tre Comuni di ottenere una quota sul trenta per cento di royalties destinato alla Regione. Una suddivisione che non convinse solo il Comune di Butera, che ha poi agito in sede amministrativa. La scorsa settimana, però, come abbiamo riportato, è arrivato un colpo di scena piuttosto inatteso. L’assessorato regionale dell’energia, con un provvedimento a firma dell’assessore Di Mauro, ha appunto bloccato somme e ripartizioni ai tre Comuni, poiché bisognerà accertare se il giacimento di Enimed sia entro oppure oltre le dodici migliaia marine. Al momento, i sindaci vogliono tentare la strada istituzionale, senza rivolgersi alle sedi giudiziarie. Un eventuale ricorso è da ritenersi l’extrema ratio, da attivare qualora gli uffici regionali alzassero un muro.

Il tavolo però dovrà essere “urgentissimo”. I tre Comuni non possono permettersi di perdere introiti fondamentali, in un progetto che ricade quasi per intero lungo la costa locale e con la base a terra, per lo stoccaggio del gas, realizzata nell’area di Eni, a Gela. Il decreto della Regione, che ha annullato quello che invece riconosceva le percentuali ai tre enti, ha spiazzato. Nessuno si sarebbe aspettato che con la produzione di “Argo-Cassiopea” avviata potessero sorgere dubbi sull’effettiva collocazione del giacimento, tra i più importanti in Italia. Urge una valutazione non solo tecnica ma soprattutto politica, al fine di evitare un vero e proprio braccio di ferro.

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