Gela. Sono ormai da anni un vero fardello finanziario per le casse dell’ente, con tanto di segnalazioni arrivate dai magistrati della Corte dei Conti, e i debiti fuori bilancio sono tornati al centro del dibattito, anche in aula consiliare. Le anomalie non mancano. Il vicepresidente della commissione consiliare bilancio Romina Morselli ha chiesto al presidente dell’assise civica Salvatore Sammito di poter avere un confronto diretto, in aula, con il dirigente Alberto Depetro. Morselli ha parlato della necessità di un “monitoraggio” complessivo, rispetto alla situazione debitoria dell’ente. Ma quello che più allarma è l’elevata concentrazione di debiti maturati a causa di ritardi nei pagamenti. Spesso, anche parcelle dovute ai professionisti, per prestazioni rese e riconosciute dall’ente, non vengono coperte in tempo e si trasformano in cause giudiziarie, con l’inevitabile aggravio dei costi. Aspetti sollevati anche dai consiglieri Giuseppe Morselli e Salvatore Incardona. Tra le richieste avanzate al presidente Sammito, c’è quella di Rosario Faraci, che presiede le attività della commissione sviluppo economico.
“Va verificato – spiega – se ci sono delle procedure interne sui pagamenti e se vengono osservate. Spesso, ci troviamo davanti a debiti che aumentano di valore, con aggravio di spese per l’ente, perché chi deve ricevere pagamenti, già riconosciuti, non riesce ad ottenerli in tempo e così scattano contenziosi giudiziari. Si parte da un debito, comunque contenuto, ma si rischia poi di arrivare a cifre molto più dispendiose, tra interessi e spese processuali. Tutto questo crea evidenti scompensi, che vanno risolti”. A questo punto, l’attenzione si concentra sulle procedure di pagamento, attuate tra gli uffici dell’ente.