Gela. Fatture che coprono un periodo di cinque anni, dal 2014 al 2019. E’ quanto è stato trasmesso dal settore ambiente ai consiglieri della commissione consiliare bilancio, che da mesi chiedono di poter verificare la documentazione contabile del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città. L’approfondimento riguarda i servizi svolti da Tekra e la corrispondenza tra quanto versato all’azienda campana da Palazzo di Città e le attività che vengono effettivamente svolte in base al capitolato d’appalto. Qualche dubbio i consiglieri della commissione lo hanno sollevato e le fatture dovrebbero garantire elementi in più per arrivare a delle conclusioni chiare. Anche di recente, i componenti di maggioranza della commissione, il presidente Valeria Caci, Romina Morselli, Salvatore Incardona e Pierpaolo Grisanti, hanno inoltrato solleciti agli uffici per ottenere le fatture, che pare siano state trasmesse qualche giorno prima del passaggio di consegne alla guida tecnica dell’assessorato, con la staffetta tra i dirigenti Orazio Marino e Rita Cosentino. A breve, dovrebbe partire la verifica.
In questa fase, quello dei rifiuti in città si conferma un settore molto delicato. Dopo tre iter di gara deserti, si attende l’esito della nuova procedura negoziata autorizzata dalla Srr4. Gela è l’unica città dell’ambito rimasta scoperta e con il servizio in proroga da anni a Tekra. I vertici della Srr4 sono in contatto con i funzionari della Cuc che si stanno occupando anche di questa fase di gara. Sembrerebbe trapelare maggiore ottimismo. Ci sarebbero già aziende che hanno avanzato l’interesse a partecipare, alle stesse condizioni economiche dei precedenti tentativi, andati a vuoto. “C’è l’interesse di alcune aziende – dice il presidente della Srr Salvatore Chiantia – ma se ne occuperà la Cuc e inoltre bisognerà valutare la sussistenza di tutti i requisiti. Potrebbe volerci almeno un mese prima di arrivare alla conclusione della procedura”.