Gela. La politica ha messo le mani nelle assunzioni a Timpazzo? Il caso è montato in consiglio comunale, con le dichiarazioni del capogruppo di “Avanti Gela” Salvatore Scerra, ma ha avuto prime conseguenze anche sugli equilibri interni della maggioranza del sindaco Lucio Greco. In realtà, il sospetto che è stato avanzato tra i banchi dell’aula consiliare era inevitabile che arrivasse anche sui tavoli della Srr4, che sovraintende l’intero ciclo locale dei rifiuti, da alcuni mesi attraverso la controllata “Impianti Srr”, affidata all’ingegnere Giovanna Picone. Il presidente della Srr, il sindaco di Butera Filippo Balbo, ha preso parte alla seduta monotematica di consiglio comunale, convocata sul punto dello scontro per la guida dell’Ato Cl2. Balbo taglia corto e spiega di non voler essere coinvolto in polemiche, che considera da collocare nelle dinamiche dell’assise civica gelese. “Onestamente, queste polemiche mi interessano poco – dice – per certi aspetti, mi infastidiscono. Ho risposto alla convocazione per la seduta monotematica perché ho un alto rispetto dell’istituzione gelese. Per il resto, sono concentrato sulla gestione della Srr e sulla necessità di assicurare percorsi virtuosi e trasparenti per tutti i Comuni della Srr. Stiamo accelerando sulla gara da sette anni, che è fondamentale, e i Comuni devono puntare ad aumentare la percentuale della differenziata. La Srr sta lavorando per ridurre le tariffe e abbiamo iniziato con i conferimenti nel Tmb. Per il resto, la Srr non ha effettuato assunzioni e anzi abbiamo chiesto la disponibilità di funzionari dei Comuni soci”. La bagarre vera e propria si concentra però sul sistema di Timpazzo, da alcuni mesi affidato alla gestione della società in house “Impianti Srr”. Le dichiarazioni di Scerra e la visita ispettiva della scorsa settimana in discarica, condotta da un gruppo di consiglieri (compreso il capogruppo di “Avanti Gela”), hanno contribuito ad alimentare la tensione.
“Voglio restare estranea alle strumentalizzazioni politiche come lo è stata la mia nomina, scaturita da una procedura di evidenza pubblica – dice l’ingegnere Giovanna Picone che guida la “Impianti Srr” – assunzioni? Solo due incarichi a tempo, di tre mesi, e comando di dirigenti avuti a fatica dai Comuni previa richiesta di disponibilità. Sono state tutte procedure indispensabili per non sospendere la gestione dell’impianto, in attesa di atti già predisposti che renderanno stabile la forza lavoro, di qualsiasi atto intermedio alla loro stabilizzazione o all’assunzione di altre risorse. Ci sono imposto dalla legge. Ci siamo resi ancora una volta disponibili ad incontrare i sindacati e lo faremo a breve”. Un confronto con le organizzazioni sindacali i vertici della “Impianti Srr” lo avranno la prossima settimane, ma l’amministratore Picone sembra voler allontanare ombre politiche su scelte, che nel caso di eventuali assunzioni dovranno comunque passare da bandi pubblici. Le dichiarazioni in consiglio comunale hanno comunque toccato “nervi” sempre molto sensibili in questo territorio, dove rifiuti e incarichi hanno spesso un retrogusto di politica. Nelle stanze della Srr allontano ombre, che probabilmente potrebbero anche ripresentarsi, in una fase molto delicata, come quella attuale.