Gela. Protestano i lavoratori ex Rmi. Sono rientrati in servizio per conto dell’amministrazione comunale l’uno febbraio ma rischiano di prendere le prime indennità (600 euro mensili) solo a fine marzo. Si lamentano anche perché la proroga non è stata continuativa ed il mese di gennaio è andato perso.
L’assessore Fabrizio Morello ha chiarito la vicenda. “Il decreto della Regione è uscito a metà gennaio – ha spiegato – il tempo necessario di provvedere alle visite mediche ed al resto e siamo partiti a febbraio. Stiamo verificando insieme ai dirigenti ed all’assessorato regionale la possibilità di recuperare anche gennaio ma servono i tempi tecnici non dipendenti da noi”.
Allo stato attuale, i tecnici di Palazzo di Città hanno calcolato un costo di almeno 80 mila euro al mese: stanziando, per il periodo di riferimento, circa 260 mila euro. Questo è l’ammontare della copertura. La scelta assunta a Palazzo di Città arriva dopo il sì dell’Ars all’esercizio provvisorio di bilancio almeno fino ad aprile. In sostanza, dovrebbero esserci tutte le coperture. L’elenco degli aventi diritto è stato definito, coinvolgendo 101 lavoratori dell’ex reddito minimo d’inserimento.
Protestano anche le operatrici della refezione scolastica, in attesa di essere riassunte dopo l’aggiudicazione della gara