Gela. I carusi d’oro erano pronti a tutto. Anche a compiere furti prendendo a colpi di mazza le vetrine delle gioiellerie o a picchiare anziani inermi per racimolare qualche prezioso.
Le indagini, protratte per un circa 8 mesi, sono partite dal settembre 2012, dopo il danneggiamento della vetrina della pizzeria denominata “Il Cantuccio”, avvenuto mediante l’esplosione di colpi di arma da fuoco. Occhi puntati su Antonino Raitano, pregiudicato figlio della titolare della pizzeria, e alcuni suoi amici quali Carmelo Manuel Giorlando e Giuseppe Iaglietti.
Tra gli spacciatori sono stati individuati
Alessandro Di Gennaro, Luigi Morinello, Nunzio Attardi, Marco Gioberti, Angelo Marino, Nunzio Lo Chiano e Mario Bonanno, grazie al fatto che alcuni dei soggetti seguiti sono risultati essere consumatori abituali di stupefacenti, che acquistavano con i proventi dei reati commessi.
Ragazzi particolarmente violenti, come dimostrano le intercettazioni dei carabinieri. Nel filmato i colpi di mazza ad una gioielleria di via Matrice, un altro furto a Barrafranca ed il commento di alcuni ragazzi dopo una rapina.