“Quella nave greca l’ho scoperta io”: Giudici gli negano maxi premio

 
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Gela. Gli oltre seicentomila euro chiesti dopo il presunto ritrovamento del secondo relitto greco sui fondali della costa locale non gli spettano.

Così, hanno deciso i giudici del tribunale amministrativo di Palermo dopo il ricorso presentato dall’esperto subacqueo Giovanni Occhipinti.
In base all’azione avviata dall’avvocato Fabrizio Ferrara, che lo ha rappresentato davanti ai magistrati palermitani: quei soldi sarebbero spettati allo stesso Occhipinti perché solo la sua segnalazione avrebbe permesso di avviare le attività di ricerca.
Il subacqueo, nel febbraio di ventiquattro anni fa, durante una battuta di pesca, avrebbe individuato diversi monili sparsi sul fondale oltre ad un cumulo di legno che, in base alle sue conoscenze, poteva appartenere ad un relitto ben più consistente.
Occhipinti, così, inviò la segnalazione direttamente agli uffici regionali e a quelli della soprintendenza: chiedendo, come previsto dalla legge, un premio ammontante alla quarta parte del valore totale del relitto. 625 mila euro che, però, non gli sono mai stati versati.
Da oltre vent’anni, il subacqueo cerca di avere una risposta dagli uffici dell’assessorato regionale ai beni culturali.
Risposta che, però, non è mai arrivata: tanto da spingerlo ad intraprendere la via delle aule di tribunale. I giudici del tar di Palermo, infatti, escludono che Occhipinti possa avere diritto al premio previsto dalla legge.
In base alla sentenza emessa dai magistrati, non sarebbe stata l’attività del subacqueo a consentire la scoperta. Il relitto venne materialmente individuato dai tecnici della soprintendenza di Caltanissetta solo sei anni più tardi. Inoltre, la presunta scoperta ribadita dal legale di Occhipinti, stando alla decisione dei giudici amministrativi, non sarebbe stata fortuita.
La legge fissa il diritto ad un premio in denaro solo in favore di chi effettui, appunto in maniera fortuita, la scoperta di importanti reperti. Il subacqueo, invece, avrebbe partecipato a tutte le campagne di ricerca condotte in quel periodo sui fondali della costa locale: potendo, quindi, avere una maggiore conoscenza dei punti strategici.
Il relitto venne individuato ma il subacqueo non vedrà i soldi del premio.

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