“L’Eni non deve essere risarcita”, gli espropri di Macchitella non vanno pagati

 
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Gela. Gli alloggi sociali costruiti a Macchitella dalla cooperativa Di Vittorio restano lì dove si trovano e i dirigenti dell’Eni non avranno diritto ad alcun risarcimento.

La decisione è stata assunta dai giudici del tar di Palermo a conclusione di un procedimento ultradecennale. In sostanza, i manager della multinazionale hanno chiesto un maxi risarcimento dei danni dopo l’avvio dei cantieri in terreni di loro proprietà.
Quelle stesse aree, infatti, vennero utilizzate per consentire la costruzione di una serie di alloggi. Nelle casse della multinazionale, però, non sono mai finite le somme che i dirigenti del gruppo avrebbero preteso a titolo d’illegittima espropriazione.
Secondo i magistrati palermitani, la richiesta inoltrata dai legali del gruppo Eni non avrebbe avuto fondamento.
L’ente comunale, infatti, non è mai divenuto proprietario di quei terreni che, certamente, non possono più essere restituiti dopo la realizzazione degli alloggi da parte dei soci della cooperativa Di Vittorio.
La sentenza dei giudici del tar, così, sembra mettere fine ad un braccio di ferro durato oltre un decennio.

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