Gela. Completamente esclusa da qualsiasi circuito di cinema indipendente: lo spaccato offerto a livello locale per i cultori della cinematografia di ricerca e sperimentazione è desolante.
Senza mezzi termini, così, appare la posizione assunta dagli aderenti all’associazione culturale Stella Maris, presieduta da Elio Cassarino.
“Siamo sostanzialmente fuori dal mondo – spiega proprio Cassarino – il cinema di qualità in Sicilia non interessa la nostra città. Abbiamo deciso di rinunciare a qualsiasi circuito di cineturismo e affidarci soltanto al cinema da cassetta, quello commerciale. Ma lo vogliamo capire che il cinema deve legarsi al territorio e farlo apprezzare a chi segue le opere d’autore?”.
Cassarino, così, punta il dito in direzione dei responsabili, più o meno occulti. “E’ inutile nasconderlo – continua – questa città sprofonda nel degrado per colpa, fra le altre cose, di una politica veramente poco avveduta. Forse, non si è mai capito quale risonanza possa avere il messaggio cinematografico in un’area che non ha niente da invidiare ad altre divenute, però, centro per la sperimentazione e le opere d’autore”.
Gli aderenti a Stella Maris, quindi, hanno deciso di sollevare il velo intorno alla morte del cinema d’autore: identificandone i presunti killer.
