Gela. In giornata, il sindaco Di Stefano, ormai pienamente in lizza per le provinciali di secondo livello, aperte al solo voto dei primi cittadini e dei consiglieri, farà il punto insieme agli alleati. I nomi dei candidati nella lista che lo sosterrà e le firme essenziali per la presentazione, come abbiamo ricordato, sono i presupposti ineludibili. Entro il 7 aprile si dovrà procedere al deposito delle liste a sostegno. Dovrebbe essere una quella che accompagnerà il primo cittadino nell’agone delle provinciali. Qualche spiraglio rimane per una seconda ma solo se ce ne saranno le condizioni. Abbiamo riferito che gli alleati sono impegnati nell’individuare appunto i candidati da inserire per competere al consiglio provinciale e dare i voti necessari al presidente dell’ente. Pentastellati, dem e i civici di “Una Buona Idea”, gli unici per la maggioranza a poter partecipare alla consultazione, avendo rappresentanza in consiglio comunale, in città pare abbiano individuato le caselle da comporre. In casa M5s dovrebbe toccare al capogruppo Castellana, tra i dem pare possibile il passo del vicecapogruppo Cuvato e i civici dovrebbero affidarsi all’esperto Faraci, alla sua seconda consiliatura. L’intesa con Di Stefano c’è e potrebbe essere consolidata proprio dalla competizione di secondo livello, nella quale sarà essenziale raccogliere consensi non solo tra i consiglieri dell’assemblea cittadina locale ma pure negli altri Comuni. Di Stefano e i suoi si muovono lungo un confine che è progressista e civico. Sostegni ulteriori potrebbero arrivare dai renziani di Italia Viva e da “Grande Sicilia”, soprattutto con la componente autonomista, che è nella giunta del primo cittadino gelese. Le entità civiche non mancano e “Mazzarino lab” si è schierata proprio con lui. Sherpa politici e riferimenti dei partiti sono all’opera per tentare di mettere tante tessere nel puzzle del “modello Provincia”. Di Stefano e il vicepresidente vicario dell’Ars Di Paola guardano con interesse all’esperienza dei sindaci del Vallone, in totale otto, che hanno messo insieme le forze per farsi sentire in un sistema di voto ponderato che altrimenti li vedrebbe decisamente ai margini. Hanno costituito una lista civica proprio per avanzare precise istanze.
Domani dovrebbe tenersi un incontro tra Di Stefano e i rappresentanti della lista dei piccoli Comuni del nord della Provincia. Ci sono stati contatti, la scorsa settimana. Il primo cittadino sta organizzando la propria strategia, partendo da un programma che punta a coinvolgere tutte le aree della provincia. Potrebbe sfruttare la maretta che si profila nel campo del centrodestra, al cui interno sono in competizione il sindaco di Niscemi Conti, supportato da FdI (i meloniani di Caltanissetta non sono però convinti), Lega, Dc e Noi Moderati, e quello nisseno Tesauro, voluto con decisione da Forza Italia e dal parlamentare Ars Mancuso.
Non riconosciamo le elezioni di 2 livEllo ma solo quelle democratiche popolari