Provincia, la sfida Di Stefano-Conti: FI e Tesauro tagliati fuori? Lista civica per sette sindaci

 
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Conti insieme a Di Stefano

Gela. I piccoli Comuni della Provincia, soprattutto nella zona del Vallone, insieme in una prospettiva civica, in vista delle elezioni provinciali di secondo livello. Mentre alla candidatura alla presidenza espressa del sindaco Terenziano Di Stefano, alla guida di un’alleanza progressista e civica, si aggiunge quella del primo cittadino niscemese Massimiliano Conti, indicato dal centrodestra non al completo (lo sostengono FdI, Noi Moderati, Lega e Dc), sette sindaci danno vita a “Civici per il nostro territorio”. L’iniziativa è dei primi cittadini di Acquaviva Platani, Bompensiere, Marianopoli, Milena, Resuttano, Santa Caterina e Sutera. Salvatore Noto, sindaco di Marianopoli, è stato designato portavoce. “Il nostro obiettivo – fanno sapere – è quello di partecipare, con una nostra lista di candidati, alle prossime elezioni per il rinnovo del consiglio del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta. Il movimento civico si pregia di avere al proprio interno diverse sensibilità politiche che, in visione della prossima tornata elettorale, hanno ritenuto imprescindibile garantire una rappresentanza politica a dei territori e a delle comunità che rischiano di rimanere escluse a causa di una legge elettorale troppo penalizzante per i Comuni medio-piccoli. Abbiamo riscontrato da subito l’adesione di diversi amministratori locali al nostro progetto civico e tanti altri ci hanno manifestato particolare interesse per l’iniziativa”. Il sistema di secondo livello, aperto al voto solo di sindaci e consiglieri comunali, si fonda su un criterio “ponderato” che dà priorità evidente ai Comuni più grandi, con in testa Gela e Caltanissetta.

“Con la creazione di una lista civica, che concorrerà alle prossime elezioni di secondo livello – aggiungono – vogliamo scongiurare il concreto rischio di una grave assenza di rappresentanza all’interno del consesso del Libero Consorzio. Nei prossimi giorni discuteremo con gli aderenti per definire un’agenda programmatica comune da proporre agli elettori e definiremo la lista dei candidati. Rimaniamo aperti alle adesioni e ai contributi degli amministratori locali dei Comuni che compongono l’ente intermedio. Tutti i territori hanno la stessa dignità. Daremo concretezza a questo principi”. Con chi si schiereranno non è ancora chiaro ma potrebbero comunque dare un supporto utile. Il sistema di voto tende a fagocitare i numeri maggiori proprio partendo dalle città più grandi. I setti sindaci si dicono civici e nessuno sembra intenzionato a voltare le spalle a quest’area, che si rifà prevalentemente al radicamento nel territorio, al di là dello schieramento politico o di partito. La linea di partenza si fa man mano più nitida. Di Stefano, con progressisti e civici, e Conti, con il centrodestra ma senza soprattutto Forza Italia, dovrebbero essere i competitor per la presidenza della Provincia. Vicini nella visione amministrativa, almeno all’esordio della sindacatura Di Stefano, si sono progressivamente collocati su posizioni che oggi non appaiono più così convergenti. Gli azzurri di FI, a questo punto, manteranno fede alla potenziale discesa in campo del sindaco di Caltanissetta Tesauro, spinto dal parlamentare Ars Mancuso? E’ tutto in divenire e il centrodestra rischia di ripresentarsi spaccato, dopo il caso delle amministrative gelesi. I civici possono essere un fattore e ci proveranno pure nei Comuni più piccoli.

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