Gela. Si confermano tempi molto lunghi prima di poter vedere l’avvio dei cantieri della cosiddetta tangenziale di Gela, sempre che si possa arrivare all’obiettivo. Lo scorso giugno, l’opera era finita in un dossier che Anas ha presentato alla commissione trasporti del Senato. Veniva indicato che, anche a causa della necessità di adeguare il progetto alla nuova normativa, sarebbero stati necessari ulteriori passaggi burocratici. Così sarà, almeno in base alla risposta che il governo ha dato alla deputata nazionale Giusi Bartolozzi, che diversi mesi fa aveva presentato un’interrogazione, chiedendo risposte all’esecutivo, oggi a guida dem-M5s. “Un nulla di fatto – dice la parlamentare – parrebbe avviata la campagna indagini per la progettazione dell’opera. Poi, ultimato il progetto definitivo, quando non e’ dato saperlo, si dovrà acquisire il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Dopo, sarà avviato l’iter autorizzativo, anche ai fini espropriativi. Ci vorranno degli anni. Da ultimo, sarà richiesta la verifica di compatibilità ambientale al competente Ministero dell’ambiente. Entro il 2021, per non perdere il finanziamento, è però necessaria l’aggiudicazione. E’ una storia infinita”. Passaggi amministrativi che sicuramente faranno slittare gli eventuali cantieri, senza una vera data di avvio. “Io non mi arrendo”, conclude la deputata. A questo punto, un’opera infrastrutturale così importante rischia di finire nei meandri degli uffici competenti, come tante altre in precedenza.
La realizzazione consentirebbe un collegamento diretto tra l’area locale e quella della 626, attraverso la 117 bis. Nella scheda tecnica si legge che “l’intervento prevede una variante alla S.S.115, di categoria C1 (extraurbana secondaria), dell’estesa di circa 16 km, esterna all’abitato di Gela, che, a partire dalla zona Sud-Est di Gela, si sviluppa dal I° lotto già realizzato dall’ASI di Gela e, oltre l’abitato di Gela, si riconnette a Nord-Ovest di Gela ai lotti 7° e 8° della S.S.626, e, mediante una bretella, alla S.S.115 ad Ovest di Gela, con n. 5 svincoli. Sono previsti n. 8 viadotti: per uno sviluppo complessivo di circa ml. 1.350 e n. 1 gallerie naturale, oltre a circa 13 km di viabilità complementare”. Inizialmente, era stato previsto un affidamento dei lavori proprio nel corso del 2019 e un avvio dei cantieri dal 2020.