Gela. L’iter di ripristino del porto rifugio è fermo al palo. La Regione non ha ancora affidato l’incarico al Rup (Responsabile unico di procedimento) e al progettista, nonostante i solleciti inoltrati dalla giunta Messinese. La notizia è trapelata dall’incontro avuto a Caltanissetta tra i vertici della Protezione civile provinciale e alcuni esponenti della giunta del sindaco Domenico Messinese.
Le nomine del Rup e del progettista sono atti propedeutici all’avvio dell’iter sottoscritto a Palermo tra il Comune, la Regione e i vertici di Eni. Il colosso energetico del cane a sei zampe ha detto di essere pronto ad investire 5,8 milioni di euro prelevandoli dai complessivi 32 milioni di euro delle opere di compensazione dell’investimento in città per avviare il dragaggio del porto e l’allungamento di un pontile.
Gli esponenti dell’amministrazione comunale si sono recati a Caltanissetta dopo la seduta monotematica sulla vicenda porto che aveva visto gli attori protagonisti. I due deputati all’Ars gelesi, Giuseppe Arancio e Pino Federico, non hanno sollevato questa carenza trapelata solo ieri nella sede della Protezione civile di Caltanissetta.
