Gela. L’amministrazione comunale ha scelto l’Istituto Euro Mediterraneo di Scienza e Tecnologia, che fa base soprattutto a Palermo, per firmare un accordo quadro che dovrebbe servire a sviluppare progetti e attività di ricerca sul territorio. Nell’intesa, si fa riferimento allo “sviluppo di progetti, anche nell’ambito delle direttive europee indicate nel Programma Quadro Europeo per la Ricerca e l’Innovazione, destinati a trovare applicazione nel territorio di Gela per la valorizzazione degli aspetti ambientali e territoriali, ed avviare attività di collaborazione nell’ambito delle tematiche oggetto di sviluppo da parte dell’Istituto e di interesse del Comune”. Il Comune e l’istituto palermitano, inoltre, dovrebbero organizzare un sistema di interscambio. “Le parti – si legge ancora nell’intesa – si impegnano a concordare un adeguato sistema di informazione che favorisca l’attuazione del presente accordo; di istituire tavoli di confronto; di favorire sinergie tra le strutture operative dei due enti al fine di supportare il Comune nelle scelte relative ai settori oggetto di ricerca e di utilizzare le informazioni, le conoscenze e le risorse tecniche del Comune per collaborare allo sviluppo delle attività istituzionali dello Iemest”.
L’accordo firmato. Un’intesa, quindi, piuttosto ampia che potrebbe essere utile per ottenere apporti scientifici a costo zero. L’istituto che collaborerà con l’amministrazione comunale è stato fondato dall’ex deputato regionale Bartolo Sammartino, all’epoca tra le fila di Alleanza Nazionale. Sammartino è anche presidente dello Iemest e, come si legge nel suo lungo curriculum, è docente universitario ed ha ricoperto per circa due anni l’incarico di pro rettore della Libera Università degli studi di Scienze Umane e Tecnologiche di Lugano, in Svizzera. Sul protocollo finale, ci sono proprio le firme di Sammartino e del sindaco Domenico Messinese.