“Procedure lunghe per l’insediamento nell’area industriale”, la giunta punta allo snellimento: Siciliano, “la proposta al ministero”

 
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L'area della raffineria Eni di contrada Piana del Signore

Gela. Un accordo complessivo per cercare di snellire l’iter di insediamento delle aziende che hanno scelto di operare nelle aree locali, comprese quelle dismesse da Eni.

Iter più brevi. La richiesta verrà inoltrata dall’amministrazione comunale direttamente a livello ministeriale. “Credo che l’occasione giusta – dice l’assessore Simone Siciliano – possa essere quella della prossima riunione legata all’attuazione del protocollo d’intesa del novembre di tre anni fa”. Per il vicesindaco, che dal momento dell’insediamento della giunta Messinese ha preso in carico l’intera vicenda Eni, non tutte le aziende avrebbero la possibilità di sobbarcarsi lunghi iter autorizzativi. “Ovviamente, ci sono gruppi di notevoli dimensioni che possono sostenere procedimenti protratti fino a due anni – continua – ci sono però piccole aziende che non hanno questa capacità né possono sopportare il fermo prolungato della produzione. Per questo motivo, chiederemo al ministero e ad Eni di venirci incontro, in attesa che si chiuda a breve l’iter dell’accordo di programma”.

Niente olio di palma. Lo stesso Siciliano, inoltre, sembra accogliere con favore le dichiarazione rese dall’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi che, in commissione industria al Senato, ha confermato il taglio dell’olio di palma dal ciclo produttivo dei nuovi biocarburanti previsti nel progetto di green refinery. “Direi che è il coronamento di un percorso – conclude – fatto di sforzi notevoli. Alla fine, anche Eni ha compreso che l’olio di palma andava messo da parte. I grillini hanno dichiarato vittoria? Non credo che abbiano avuto un ruolo nell’intera vicenda”.

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