Gela. Dipendenti comunali e professionisti esterni, una sorta di task force, che avranno in mano carte e pratiche non solo del piano regolatore generale ma anche di tutto ciò che compone il vasto patrimonio immobiliare dell’ente. A Palazzo di Città, spuntano, dopo le tante “presentazioni” di massima, i due uffici che dovranno coordinare un lavoro, certamente di non poco conto. Tecnici e dirigenti hanno firmato ufficialmente i provvedimenti che istituiscono l’ufficio di piano e quello del patrimonio immobiliare. In sostanza, viene messo nero su bianco quanto già preannunciato dall’assessore Giovambattista Mauro, ma anche dal suo predecessore in giunta, Francesco Salinitro. Le priorità sono tante, a cominciare dall’adeguamento di un piano regolatore generale, che, nonostante l’approvazione definitiva, si prepara di nuovo ad essere tema di ricorso giudiziario, dopo la decisione assunta dall’amministrazione comunale, che sul “fardello” dei troppi vincoli si rivolgerà ai giudici del Tar di Palermo. Per poter far cassare, o almeno tentarci, non è sufficiente adeguare il prg o “svincolarlo”, ma bisogna far quadrare i conti, iniziando dalla gestione degli immobili di proprietà comunale. Da anni, manca una catalogazione dettagliata dell’intero patrimonio, nella disponibilità dell’ente. Per questo motivo, è maturata l’esigenza di costituire pure un ufficio apposito.
I professionisti esterni. A Palazzo di Città, sono stati ufficializzati i nomi dei professionisti esterni che andranno ad integrare i due uffici, insieme al personale dell’ente. Per l’ufficio di piano, la scelta è ricaduta sugli architetti Emanuele Di Stefano, Rosalba Ferlenda, Giancarlo Bronte e Rocco Caruso. All’ufficio del patrimonio immobiliare, invece, vanno gli ingegneri Alessandro Paparello e Luigi Marino e i geometri Emanuele Vella e Gianluca Russello. I professionisti scelti erano già tutti inseriti nella short list, costituita in municipio. Dalle casse dell’ente, come primo impegno spesa, usciranno circa 70 mila euro, a copertura dei costi di impiego del personale esterno. La coabitazione tra dipendenti del municipio e tecnici esterni è una ricetta che l’amministrazione comunale ha scelto di seguire anche per le pratiche di sanatoria edilizia, dopo l’addio della Politecnica, società esterna che per cinque anni ha avuto in appalto il servizio.
Amma viriri