PALERMO (ITALPRESS) – Il governo rischia sulla prescrizione?
“Penso di no. E spero che prevalga il buonsenso”. Così il leader di Italia Viva Matteo Renzi, in un’intervista a la Repubblica.
Renzi, poi, chiarisce che ‘contro’ il ministro Bonafede “non ci sono bersagli nascosti, ma uno palese: il giustizialismo. Che è la forma più meschina del populismo, il populismo dei mediocri. La nostra è una battaglia culturale. Spero che il Pd non sia succube dei grillini. Quanto a Conte: non voglio cambiare il premier, ma voglio che il premier cambi passo. C’è un Paese da governare: non voglio che smetta di governare, voglio che inizi a farlo davvero”. Sull’ipotesi di un blocco della prescrizione solo dopo il secondo grado, secondo l’ex premier non è un’idea digeribile: “No, sarebbe un passetto avanti ma dal punto di vista costituzionale non regge lo stesso. In questo Parlamento i numeri sono chiari: Bonafede è nettamente in minoranza. E la linea attendista del Pd ha ormai pochi giorni di autonomia. I dem dovranno votare in Aula scegliendo tra la Orlando e la Bonafede. E in alcuni casi si procederà a scrutinio segreto. I numeri non ci sono, punto. Sulla prescrizione dovranno cedere. Come lo faranno e in che tempi, è un problema del premier. Io so che molleranno. Vediamo quando e come”. Possibile una mozione di sfiducia individuale contro Bonafede? “In un modo o nell’altro fermeremo questa legge. Credo senza ricorrere alla mozione di sfiducia: molleranno prima”, chiosa Renzi.
(ITALPRESS).