Porto insabbiato, riunione con l’Autorità posticipata alla prossima settimana

 
0

Gela. Un’indisponibilità dei vertici dell’Autorità portuale della Sicilia occidentale fa posticipare l’incontro che domani, dopo diverse richieste, si sarebbe dovuto tenere per comprendere a fondo le tempistiche dell’iter necessario ad arrivare al progetto e ai successivi lavori nel sito locale, ancora insabbiato e ben lontano dall’efficienza. Il vertice è stato rinviato alla prossima settimana. I punti in sospeso non mancano e su pressing del comitato pro porto, l’amministrazione ha richiesto un nuovo confronto, anche in presenza del presidente dell’Autorità, Pasqualino Monti. Se ne riparlerà la prossima settimana. Il sito è in condizioni allarmanti, che non consentono né l’ingresso né l’uscita dei mezzi, salvo quelli con pescaggio minimo. Un copione che è costante da anni e il canale realizzato non ha consentito di arrivare a una vera alternativa. Serve un escavo completo così come sono necessari gli interventi per il braccio di ponente. Un progetto che dovrebbe drenare ingenti fondi pubblici, non meno di quaranta milioni di euro, che dovrà essere l’Autorità a intercettare.

La marineria da tempo ha lasciato il sito locale e i diportisti, almeno quelli rimasti, non possono che attendere lo sblocco del sito, dove sono stati avviati interventi per la banchina di riva e dovrebbero essere realizzati i lavori per il collegamento con le arterie viarie, definiti attraverso la Zes. Il sindaco Di Stefano, che comunque continua a seguire da vicino la vicenda, ha affidato la delega in materia all’assessore Di Cristina, in contatto con diversi riferimenti nazionali e regionali, allo scopo di creare un collegamento stabile con l’Autorità, sui cui tavoli ci sono le carte del progetto, in attesa inoltre del rinnovo dell’autorizzazione ambientale. A livello regionale, la questione porto è monitorata dal parlamentare Ars Scuvera, in continuo contatto con gli uffici dell’Autorità. Non sono mancate tante denunce pubbliche da parte del senatore M5s Pietro Lorefice, a sua volta più volte impegnato nel tentativo di rilanciare una procedura, che va avanti da anni.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here