“Porto escluso da fondi ministero”, Siciliano: “Viceministro e senatore M5s dov’erano?”

 
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Cancelleri durante un incontro in capitaneria di porto

Gela. Mentre i tecnici della Regione, presenti durante la seduta monotematica dell’assise civica di mercoledì, hanno chiaramente spiegato che per la darsena commerciale da oltre 140 milioni di euro se ne potrebbe riparlare (sempre che non accada null’altro) solo nel 2025, a Roma l’area portuale locale è stata tagliata fuori dal piano di investimenti varato dal governo nazionale. “La Conferenza unificata ha dato il via libera al decreto proposto dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli, che stanzia 906 milioni di euro da destinare a ventitré opere proposte dalle Autorità di Sistema portuale e che il ministero ha ritenuto meritevoli di finanziamento – dice l’ex vicesindaco Simone Siciliano – dov’era la rappresentanza politica che avrebbe dovuto fare gli interessi della Sicilia e nello specifico della provincia di Caltanissetta, con particolare riguardo al territorio gelese?”. L’allora vice del sindaco Domenico Messinese non manca di individuare precise responsabilità, soprattutto a marchio cinquestelle.

“A cosa è servito lottare per farsi inserire nella pianificazione della Zona economica speciale se non si avrà un’infrastruttura portuale in grado da fare da volano alla scambio di merci e alla manipolazione convenzionale dei prodotti? Temi troppo alti da trattare, per chi non ha conoscenza del territorio nonostante si vanti di rappresentarlo nella veste di viceministro delle infrastrutture e trasporti o ancora in qualità di senatore, figlio della terra gelese. Di certo l’impegno a fantasticare sul tunnel sottomarino che collegherebbe Messina a Reggio Calabria, piuttosto che essere impegnati in un una campagna elettorale infinita per ricevere la presidenza di qualche commissione parlamentare – aggiunge – richiede sforzi tali da distrarre dall’impegno di rivendicare per il territorio di Gela e a vantaggio della provincia tutta, che è l’ultima in Italia, i finanziamenti per lo sviluppo della portualità, che rimane ancora una volta dietro le spalle di chi continua a fantasticare sullo sviluppo della città, guardando nella direzione opposta al mare”. Siciliano chiama in causa il viceministro Giancarlo Cancelleri e il senatore Pietro Lorefice (che face parte della prima giunta comunale del Movimento cinquestelle insieme all’ex vicesindaco). Dopo la rottura politica con i pentastellati, non sono mancati gli scontri politici e ora Siciliano addebita ai grillini l’ennesimo “svarione” da milioni di euro. “La città e la provincia tutta, continuano ad alimentarsi di passerelle e promesse; ma a quando i fatti concreti?”, conclude.

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