Gela. Sono più di cinquanta e non si trovano: per questa ragione, sono dovuti intervenire i funzionari del tribunale.
Diversi proprietari dei terreni che rientrano nell’area prevista dal progetto per la costruzione del polo agro fotovoltaico, voluto dai soci della cooperativa Agroverde, sono attualmente irrintracciabili.
Per questa ragione, non è stato possibile notificare i provvedimenti d’esproprio, necessari per proseguire l’intera procedura. L’elevato numero d’irrintracciabili è stato segnalato anche ai funzionari di Palazzo di Città.
Non a caso, su autorizzazione della dirigente Raffaella Galanti, si sta provvedendo a notificare dei nuovi atti d’esproprio.
“Non nascondo – spiega il presidente della cooperativa Agroverde Stefano Italiano – che nelle ultime settimane abbiamo dovuto affrontare molte difficoltà proprio per rintracciare i tanti proprietari che non hanno ricevuto l’avviso relativo all’esproprio o, comunque, non hanno fornito alcuna risposta. In molti, a dire la verità, non sapevano neanche di possedere terreni nell’area scelta per l’avvio dei cantieri”.
In ogni caso, i tempi stringono e così, attraverso una procedura d’urgenza, già dalla prossima settimana, inizieranno le prese di possesso delle aree da parte dei tecnici della cooperativa. I compensi per gli espropri sono già stati fissati da tempo. I terreni ricadono nelle contrade Sant’Antonio, Cappellania e Tenuta Bruca.
Le difficoltà incontrate per rintracciare gli oltre trecento proprietari dei terreni sui quali dovrebbe sorgere il polo fotovoltaico hanno prodotto, come estrema conseguenza, l’intervento degli operatori in forza al tribunale.
“Diciamo – spiega ancora Italiano – che le seconde notifiche destinate agli irrintracciabili sono state affidate ai tecnici del tribunale di modo da consentirci di proseguire l’intero iter che, di certo, non potevamo bloccare dall’oggi al domani”.
I primi avvisi, così, sono già stati recapitati. Chi dovesse subito accettare di cedere il proprio terreno otterrà, stando alla convenzione, un’ulteriore indennità del cinquanta percento.
I costi maggiori, in base alle tabelle, verranno sostenuti per gli espropri di uliveti e frutteti: in questi casi, si potrà arrivare, al massimo, a quota 10.500 euro per ettaro; somme inferiori, invece, verranno versate per i pascoli, circa 5.500 euro per ettaro.