Gela. Acquistare tutti i terreni, originariamente destinati al progetto “Ciliegino” di Agroverde, per poi averne la piena proprietà e metterli a bando. L’amministrazione comunale sembra aver superato anche le ultime resistenze interne alla maggioranza e potrebbe a breve ufficializzare un piano di intervento, che farebbe diventare Palazzo di Città unico proprietario di tutte le aree, tra le contrade Sant’Antonio, Tenuta Bruca e Cappellania. Il polo agrofotovoltaico della cooperativa Agroverde non è mai diventato realtà e il Comune si trova a fronteggiare l’esposizione verso i proprietari dei terreni, che ancora attendono le indennità. Le somme per coprire i costi dell’operazione ci sarebbero, almeno questo emerge dalle stanze del municipio. Una scelta che il sindaco Lucio Greco avrebbe già condiviso non solo con i consiglieri della sua maggioranza, ma anche con esponenti della giunta regionale, che ha incontrato anche la scorsa settimana a Catania. Secondo il presidente della commissione sviluppo economico Rosario Faraci, è quasi una scelta obbligata. “Il danno non l’ha certo causato il sindaco Lucio Greco – dice – vorrei ricordare che un Don Chisciotte del passato, del quale non voglio neanche fare il nome, fece in modo che il Comune fosse garante dell’intero progetto. Se i costi non vengono coperti da chi avrebbe dovuto realizzare l’investimento, è chiaro che tocca al garante intervenire. Il danno è stato fatto e il Comune avrebbe comunque dovuto pagare. A questo punto, il sindaco, dopo aver valutato l’intera situazione e con dati alla mano sulla redditività dei terreni, ha scelto di procedere con l’acquisto, per poi predisporre un bando internazionale”. Negli ultimi tempi, sono diverse le società del settore che si sono fatte vive, manifestando l’interesse ad acquisire le aree e a coprire i costi degli espropri. La strada tracciata da Greco e dall’amministrazione comunale, a questo punto, dovrebbe passare dall’acquisto e da trattative individuali da condurre con tutti i proprietari. “Ho spesso sollevato dubbi su diverse scelte amministrative assunte dalla giunta – continua Faraci – ma devo dire che questa volta il sindaco si è dimostrato lungimirante”.
Piuttosto che essere travolto dalla tempesta dei soldi degli espropri e dei debiti fuori bilancio, pare che Greco voglia anzitutto avere la proprietà delle aree, per poi aprire ad investitori, con un bando internazionale. “E’ chiaro che tutte queste società e i potenziali investitori dovranno essere valutati con molta attenzione – conclude Faraci – non è possibile che investimenti che possono arrivare anche a cento milioni di euro vengano autorizzati senza una garanzia fideiussoria certa”. Diversi imprenditori del settore hanno fiutato l’affare dell’ex polo “Ciliegino”, rimasto lettera morta, bussando alla porta del municipio o, addirittura, direttamente a quella della Regione. Con i terreni nell’esclusiva proprietà del municipio, gli equilibri potrebbero mutare, anche se non mancano addetti ai lavori che appaiono piuttosto scettici rispetto ad una soluzione di questo tipo.