Gela. Le polemiche non sono mancate, con tanti utenti che si sono visti recapitare gli avvisi di pagamento della terza rata Tari, sui rifiuti. Addirittura, i componenti della commissione consiliare bilancio si sono accorti che nelle comunicazioni inoltrate ai cittadini si faceva riferimento ad una delibera di consiglio comunale, in realtà inesistente. Per tentare di rispettare i tempi, a Palazzo di Città hanno deciso di affidare il servizio di imbustamento e invio degli avvisi ad una società privata. In totale, sono 31 mila gli utenti che in questo periodo si sono visti recapitare l’avviso di pagamento, da molti ritenuto fin troppo esoso (dopo l’aumento deciso in fase commissariale). In consiglio comunale, le schermaglie ci sono state, soprattutto perché l’opposizione ha chiesto alla giunta di fare chiarezza sul fatto che gli avvisi per la terza rata arrivino in una fase nella quale la gara per il servizio è andata nuovamente deserta (tre procedure in pochi mesi senza buste presentate).
Mancherebbe chiarezza anche sul capitolato attualmente in vigore, con un servizio rifiuti che continua da anni ad essere gestito in proroga, dalla campana Tekra. Di certo, al momento, c’è il pagamento della terza rata, per un servizio che spesso non soddisfa gli utenti.
La città è sempre sporca e le tasse sono esagerate
Sequestrate i beni mobili o immobili per quelli che non pagano. Siamo stufi di pagare i soliti pochi onesti.