Pochi vigili urbani, odissea per raggiungere il cimitero Farello

 
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Gela. Code anche di tre chilometri, caos infinito, urla e imprecazioni. È stata una autentica odissea quella vissuta ieri mattina dai cittadini che hanno deciso di recarsi al cimitero di contrada Farello.

La scarsa presenza di vigili urbani ha provocato un ingorgo stradale che ha bloccato la circolazione da e per Farello per oltre tre ore. Sin dalle otto del mattino i primi disagi. La stradina in salita che porta all’ingresso del cimitero Farello è stata invasa da auto che volevano raggiungere l’ampio parcheggio, fiorai anche abusivi e macchine che invece volevano tornare indietro. La situazione è però precipitata intorno alle undici del mattino, quando il traffico di automobili si è fatto intenso. Il rettilineo che porta all’area cimiteriale si è trasformato in una lunga coda di automobili che procedevano a passo d’uomo. Le imprecazioni contro il Comune si sono sprecate. I vigili urbani, pochissime unità, hanno provato a frenare l’emergenza senza però riuscirvi. L’assessore alla polizia municipale Ugo Costa ammette le difficoltà. «Il primo novembre è un giorno festivo – spiega – ed in servizio c’erano undici pattuglie per tutto il territorio. Da quando è stata attuata la nuova turnazione non possiamo fare di più. Quelli in campo hanno cercato di garantire il servizio. I disagi ci sono stati per colpa anche dei cittadini. Servirebbe maggior senso civico».

L’assessore Costa ritiene che oggi andrà meglio solo perchè non essendo giorno festivo potrà schierare un numero maggiore di unità. In pratica è solo una questione di soldi. Da quando al comando hanno deciso di modificare la turnazione non si possono fare straordinari o garantire salari accessori. Insomma la coperta è corta e dovunque la si tiri non potrà mai coprire tutto. Resta una immagine brutta di gente che urla e impreca nel giorno in cui invece bisognava solo onorare la memoria dei propri cari.

 

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