Gela. Dopo gli oltre cento provvedimenti di licenziamento che hanno colpito la gran parte dei dipendenti dell’azienda metalmeccanica Smim, da tempo impegnata nell’indotto della fabbrica Eni, si arriva davanti ai giudici.
I ricorsi contro i licenziamenti. I vertici societari, infatti, non hanno mai fatto un passo indietro rispetto alla decisione, nonostante il parere contrario delle sigle sindacali di Fiom, Fim e Uilm e le proteste dei lavoratori. Adesso, gli operai hanno scelto di impugnare i provvedimenti davanti ai giudici civili del tribunale. In sostanza, ne contestano la fondatezza. I ricorsi sono già pronti per essere depositati dai legali di fiducia, gli avvocati Francesco Castellana e Michele Castellano. Le prime udienze, a questo punto, dovrebbero scattare dopo la pausa estiva.