Gela. La mattina di pioggia, neanche troppo intensa, ha probabilmente prodotto le stesse conseguenze di sempre. Sul tratto di spiaggia del lungomare che costeggia l’impianto di sollevamento gestito da Caltaqua sono state notate chiazze e possibili tracce di reflui fognari. Ad inizio dell’estate, c’era già stato un altro sversamento dello stesso tipo e l’amministrazione comunale impose a Caltaqua la bonifica. Ora, probabilmente, bisognerà disporre nuovi controlli e l’analisi di quanto finito in spiaggia. Il sistema continua a produrre conseguenze di questo tipo, senza che siano state individuate vere soluzioni tecniche, nonostante diffide e solleciti.
“Lo spettacolo è sempre lo stesso – dice Saverio Di Blasi rappresentante dell’associazione “Aria Nuova” e del movimento dei gilet arancioni – da anni, segnaliamo e denunciamo alla procura il fatto che reflui fognari finiscano in spiaggia e in mare. Ad oggi, niente è cambiato né ci risultano provvedimenti contro i possiili responsabili”.
Dopo questo ennesimo scempio per “due gocce d’acqua”, come si può ancora non poter rescindere il contratto a Caltaqua! Quanto è grande la corruzione di tutti i responsabili che hanno il potere di farlo!
Sig. Sindaco e Sig.ri politici di qualsiasi schieramento, se questo continuo sversamento di EVIDENTI LIQUAMI sulle nostre spiagge in piena stagione estiva NON È per voi un valido motivo per “LICENZIARE IN TRONCO” Caltaqua per gravi inadempienze contrattuali quali, inquinamento colposo del mare e della spiaggia , attentato alla salute pubblica per rischio batteriologico! Questo non vi BASTA!
Perché il Demanio Marittimo(ovvero lo STATO) a cui appartengono le spiagge NON DENUNCIA Caltaqua per “Disastro Ambientale”?
A tutti voi che avete il potere di agire e invece siete indifferenti dico, se avete una COSCIENZA, date l’esempio e aiutate i cittadini e la vostra città ad essere RISPETTATI.