Gela. Merce distrutta e negozio, successivamente, costretto alla chiusura. Adesso, all’ex titolare di un’attività commerciale di via XXIV maggio, nella zona di San Giacomo, è stato riconosciuto il diritto al risarcimento del danno.
E’ stato il magistrato Vincenzo Di Blasi ad accogliere le richieste dell’esercente, rappresentato in giudizio dall’avvocato Riccardo Lana. Furono le intense piogge abbattutesi sulla città oramai otto anni fa a causare i danni. La potenza dell’acqua piovana accumulatasi nella zona non risparmiò neanche il negozio d’abbigliamento dell’uomo. Merce d’ogni tipo resa invendibile e la successiva richiesta di risarcimento. Così, il legale di fiducia dell’uomo ha chiamato in causa proprio l’ente comunale.
In sostanza, i tecnici di Palazzo di Città non avrebbero predisposto alcun piano per rendere efficienti le caditoie di via XXIV maggio, tanto da far trasformare l’arteria, in presenza d’intense piogge, in una sorta di fiume in piena che non risparmiò l’attività commerciale e gli stock di merce. Il giudice Di Blasi, così, ha accolto la richiesta arrivata dal commerciante, successivamente costretto alla chiusura. Altri esercenti della zona hanno, a loro volta, optato per il ricorso in giudizio.