Gela. Si rinnova il consiglio di amministrazione dell’Opera Pia Principessa Pignatelli Roviano. Il Cda dell’Ipab dura in carica cinque anni e sarà rinnovato per il periodo 2018-2022. Il sindaco ha nominato i suoi due componenti di competenza. Si tratta in realtà di riconferme, visto che Francesco Samparisi e Rocco Vacca ne facevano già parte.
Il Consiglio di Amministrazione è formato da cinque consiglieri, dei quali due sono di nomina del vescovo di Piazza Armerina, Sforza, erede della Principessa Pignatelli; due di nomina del Sindaco ed un diritto è il Parroco della Chiesa Madre di Gela o suo delegato. Con la morte di monsignor Alabiso lo scorso anno il posto è stato preso da Vincenzo Cultraro, parroco della chiesa Madre. I nominati dal vescovo in questi cinque anni sono stati Orazio Sciascia e Nunzio Italiano. Segretario e contabile sono Emanuele Migliore e l’ex dirigente comunale Giovanni Costa, le cui indennità non superano le 10 mila euro lorde.
Il Comune da anni utilizza il convitto Pignatelli per usi scolastici, per ospitare il Centro per l’Impiego e alcune associazioni di volontariato (sfrattate però a dicembre per fare spazio alla scuola di via Feace). I quasi 211 mila euro di canone saranno probabilmente azzerati per volontà dell’amministrazione.
L’Opera Pia Principessa Pignatelli Roviano nasce per volontà della Principessa Anna Maria Pignatelli di Roviano col suo testamento del 24 settembre 1842, con il quale la Principessa, nominando suo erede universale il Cardinale Sisto Riario Sforza, provvide con lasciti di propri beni all’istituzione di un Convitto di ragazzi ed adolescenti di Terranova per la loro educazione e formazione religiosa e civile. È stata riconosciuta la natura giuridica di Istituto di Pubblica Assistenza e Beneficenza (IPAB) con atto dell’assessore per gli Enti Locali della Regione Siciliana del 12 novembre 1987.