Gela. L’ospedale “Vittorio Emanuele” è finito al centro delle accuse dell’associazione a difesa dei diritti dei disabili e delle visite ispettive ordinate dal Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Spresal) del Distretto sanitario.
Troppe barriere per i diversamente abili. Secondo il presidente dell’associazione “Io non mollo”, Gaetano Passanisi, “tra le corsie del presidio ospedaliero non esistono servizi igienici a norma per essere utilizzati dai disabili costretti alla carrozzina – spiega – Molti scivoli sono pericolosi e non praticabili. L’abbattimento delle barriere architettoniche impedisce di accedere in ogni unità operativa, creando ostacoli a chi come me è costretto a vivere su una sedia a rotelle”. Non teme le segnalazioni Luciano Fiorella, direttore del presidio ospedaliero di via Palazzi appartenente all’Azienda sanitaria provinciale (Asp) Cl2. “Verificheremo la veridicità delle accuse – replica Fiorella – Sono tranquillo sulla regolarità della struttura. Le numerose visite ispettive avute negli ultimi mesi avrebbero permesso ai tecnici specializzati di evidenziare queste anomalie”. Era stato il sindaco Domenico Messinese, prima di essere espulso dal M5S, ad effettuare una sorta di blitz tra le corsie dell’ospedale e inviare un reportage fotografico di denuncia di numerose anomalie agli organi competenti, compreso l’assessorato regionale Sanità. Da allora sono salite a sei le visite ispettive effettuate all’ospedale, compresa quella di Pippo Di Giacomo, presidente della commissione regionale Sanità. L’ultima delle quali, ieri mattina, effettuata dal personale dello Spresal del Distretto sanitario Asp di Caltanissetta. “La visita degli ispettori non ha riscontrato problemi rilevanti – assicura Luciano Fiorella – Andiamo avanti con il programma di miglioramento dell’ospedale voluto dal direttore generale Carmelo Iacono”. Tra un controllo e l’altro, dall’inizio dell’anno, è stato ultimato il trasferimento del Pronto soccorso nei nuovi locali più funzionali e riqualificato il piazzale interno. La carenza di personale non ha permesso di scongiurare il declassamento momentaneo dell’unità operativa di Otorino e di Malattie Infettive. Quest’ultimo reparto non tratta più i casi gravi che vengono trasferiti al “Sant’Elia” di Caltanissetta. I pazienti con malattie non diffusive saranno dirottati invece in Medicina, l’unità operativa diretta da Vincenzo Catania. “Con un solo medico non possiamo garantire l’assistenza dovuta – conclude Fiorella – Il reparto di Malattie infettive non chiude ma i pazienti sono stati trasferiti. Con esattezza garantiamo l’attività. I casi diffusivi, quindi particolarmente contagiosi della malattia, li trasferiremo a Caltanissetta. In Medicina saranno garantiti tutti i servizi attuali come il day-service. E’ una soluzione momentanea dettata dai risultati negativi dei tentativi di reclutamento del personale”.