Gela. I dem, nonostante qualche fase di incomprensione interna su passaggi politici e amministrativi, continuano ad essere un pezzo importante nello scacchiere del governo cittadino. Il rapporto con il sindaco Di Stefano si sta intensificando, a seguito peraltro della doppia nomina assessoriale, con gli innesti del consigliere Fava e del componente della direzione nazionale del partito Di Cristina. Ieri, i democratici erano presenti in grande stile alla conferenza stampa di presentazione del progetto della rete fognaria di Manfria, approvato e finanziato per oltre tre milioni di euro. “Dopo cinque mesi di governo della città – dice il capogruppo consiliare del Pd Gaetano Orlando – non è da tutti arrivare alla finalizzazione del progetto della rete fognaria di Manfria. Mi congratulo con l’ex assessore Arancio, con il successore Fava e con il vicecapogruppo Cuvato. Hanno creduto nel progetto e si sono impegnati, insieme al sindaco, per finalizzare lo stanziamento. Spero che i lavori possano vedere la luce nei primi mesi del 2025, almeno per il primo stralcio. Il Pd ha sempre creduto in questa priorità e devo dire che ci lavoravamo già dai tempi della giunta Crocetta”. Orlando, che i malumori politici li ha espressi pubblicamente e senza nascondersi, pare voler mettere alle spalle una fase di incertezze interne al partito. “Non c’è nessun problema – continua – siamo uniti e ci rivediamo nell’amministrazione del sindaco Di Stefano. I primi risultati per la città si iniziano a notare. I sei consiglieri comunali del partito e gli assessori seguono la stessa linea. Non mi risultano incomprensioni. L’assessore Fava sta facendo molto per il decoro urbano e ci saranno interventi ulteriori in vista delle festività natalizie. Tutto questo è positivo per la città”. Nelle ultime settimane, ci sono state più verifiche interne al partito, con confronti tra il gruppo consiliare e la struttura commissariale, retta dall’ex parlamentare Ars Giuseppe Arancio, appena uscito dalla giunta del sindaco Di Stefano.
Orlando, subito dopo le nomine dei due assessori del partito, aveva parlato di modalità di scelta che non condivideva e di recente ha voluto esternare il proprio apprezzamento per la norma, passata all’Ars, che permette la stabilizzazione dei precari della Camera di Commercio, sostenuta dal forzista Mancuso. Il consigliere ribadisce che non si tratta di sintomi di un’eventuale distanza dal partito. “Assolutamente, no – conclude – peraltro la norma all’Ars è passata anche grazie all’opposizione e non solo su iniziativa di Mancuso”. Ieri, il capogruppo consiliare di “Una Buona Idea” Giovanni Giudice ha voluto rimarcare l’importanza del Pd negli equilibri amministrativi della giunta Di Stefano. Una riprova di come la maggioranza voglia compattarsi, senza perdere pezzi.