Gela. E’ stato nuovamente sentito davanti al giudice delle indagini preliminari ma, a differenza di ciò che avvenne lo scorso giugno, ha scelto di non rispondere alle domande. Il venticinquenne Mirko Russello, difeso dall’avvocato Flavio Sinatra, ha fatto scena muta
all’indomani della notifica di una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere con l’accusa di duplice tentato omicidio. Si trova già recluso nella casa circondariale di contrada Balate.
Stando agli investigatori, sarebbe lui il centauro che aprì il fuoco, prima nella zona della statale 117 bis, nei pressi del castello svevo, e poi a Settefarine, in direzione di un coetaneo. A Settefarine, i proiettili colpirono un imbianchino presente nella zona.
Dopo quella di giugno, la seconda ordinanza è stata notificata a seguito di nuove dichiarazioni rese da alcuni testimoni dei fatti. Ad arrestarlo, dopo alcuni giorni di latitanza, furono gli agenti di polizia del commissariato che lo individuarono all’interno di un appartamento di via Castore a Marchitello. Lo scorso 26 giugno, i magistrati del tribunale della libertà di Caltanissetta avevano annullato parzialmente la misura cautelare applicata a Russello, ritenendo l’inutilizzabilità delle intercettazioni e accogliendo, in parte, le richieste dell’avvocato Flavio Sinatra. La nuova ordinanza di custodia cautelare ripristina integralmente la misura coercitiva, superando il vizio formale delle operazioni tecniche.