Gela. I sindacati e i lavoratori sono sempre più vicini ad una nuova protesta. Per questo motivo, i responsabili locali di Tekra, l’azienda che gestisce in proroga il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, cercano di gettare acqua sul fuoco. Ai dipendenti non è stato corrisposto lo stipendio da versare entro il 17 settembre. L’azienda, però, conferma che i ritardi sono da legare ai mancati versamenti dal Comune. Non solo il canone mensile non ancora pagato ma anche i servizi straordinari di luglio che non sono stati coperti dal municipio. Così, mancherebbe liquidità in cassa per pagare lavoratori che però chiedono di ricevere gli stipendi.
Le segreterie di Cgil e Uil hanno dichiarato lo stato di agitazione mentre l’Ugl ha chiesto un incontro ai dirigenti di Tekra. Sulle spalle del municipio, inoltre, pesano ancora tutti i crediti non ottenuti da Tekra (somme che si aggirano intorno ai sedici milioni di euro). I lavoratori hanno incontrato il commissario Rosario Arena ma la situazione non è facile da risolvere. I debiti pesano enormemente e l’azienda “esprime vicinanza alle famiglie dei dipendenti”.
