Omicidio Minguzzi, parte appello anche per Tasca: pg chiede nuova perizia fonica

 
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Pier Paolo Minguzzi (foto Il Resto del Carlino)

Bologna. In primo grado, la Corte d’assise di Ravenna dispose l’assoluzione per l’ex carabiniere gelese Orazio Tasca, per l’altro ex militare dell’arma Angelo Del Dotto e per l’idraulico Alfredo Tarroni. Cadde l’accusa di aver organizzato ed eseguito il sequestro del ventenne Pierpaolo Minguzzi, poi ucciso. Nel maggio del 1987, il corpo venne ritrovato nelle acque del Po di Volano. La procura concluse invece per l’ergastolo. Questa mattina, è partito il giudizio di secondo grado, davanti ai magistrati della Corte d’assise d’appello di Bologna. Il ricorso è stato avanzato dalla procura e dalle parti civili, in rappresentanza della famiglia della vittima. Per l’accusa, nonostante la decisione di primo grado, i tre imputati sono da ritenersi responsabili del sequestro e dell’omicidio. Poche settimane dopo quella vicenda, furono coinvolti in un’azione analoga. Pretesero circa trecento milioni delle vecchie lire da un’altra famiglia della zona di Alfonsine, in provincia di Ravenna. Anche in questo caso, come per i Minguzzi, si trattava di proprietari di un’azienda ortofrutticola. Furono però affrontati dai carabinieri: venne ucciso uno dei militari. Furono condannati a pene pesanti. Nel procedimento per la morte di Minguzzi, invece, in primo grado i giudici hanno disposto una decisione favorevole, non rintracciando tutti i necessari elementi per collegarli all’omicidio del ventenne, militare di leva in quel periodo oltre che studente universitario. La procura generale e le parti civili, questa mattina, hanno insistito per un nuovo esame del perito fonico nominato dalla procura e per un’ulteriore perizia. In fase dibattimentale, in Corte d’assise a Ravenna, emerse un contrasto tra le conclusioni del perito nominato dai pm e quelle rilasciate dall’esperto individuato dai giudici.

Nel corso delle indagini ci furono captazioni delle telefonate che i sequestratori fecero alla famiglia Minguzzi. Per l’accusa, a telefonare fu Tasca, al pari di ciò che si verificò nell’altro caso, poche settimane dopo. Sulle richieste di rinnovazione istruttoria la Corte bolognese si pronuncerà la prossima settimana. La famiglia Minguzzi è nel procedimento con gli avvocati Paolo Cristofori, Luca Canella e Luisa Fabbri, che avevano concluso per l’ergastolo dei due ex carabinieri e dell’idraulico. Gli imputati sono rappresentati dai legali Gianluca Silenzi, Luca Orsini e Andrea Maestri. Hanno sempre escluso un coinvolgimento.

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