Nuove regole per i comitati di quartiere, la commissione bilancio lavora al piano

 
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Gela. E’ stato avviato un piano di rimodulazione delle aree urbane per regolamentare i relativi comitati di quartiere e applicare una vera democrazia partecipata. Nuove procedure. Saranno nove le aree urbane all’interno delle quali le elezioni delle cariche elettive avverranno solo dopo un avviso di pubblicazione ordinato dall’amministrazione comunale. Il piano presentato dai rappresentanti dei comitati di quartiere è al vaglio della commissione Bilancio, presieduta dal forzista Salvatore Scerra, e composta da Sandra Bennici, Romina Morselli, Enzo Cirignotta e Simone Morgana. La proposta di istituire e regolamentare i comitati di quartiere era stata avanzata alla commissione dai nove rappresentanti dei diversi comitati spontanei tra i quali: Orazio Sciascia (Lungomare), Maximiaen La Cognata (Settefarine), Salvatore Ciscardi (Cantina Sociale), Maurizio Di Rosa (Margi), Livio Aliotta (Macchitella), Giuseppe Domicoli (Giardinelli), Michele Rizzo (Marchitello), Carmelo Tandurella (Manfria) e Giuseppe Di Stefano (Sant’Ippolito). “Hanno previsto una delimitazione geografica omogenea dei confini dei quartieri – assicurano i componenti della commissione consiliare Bilancio – facendo una valutazione storica, demografica ed urbanistica. Il progetto ha permesso di individuare nove diverse aree geografiche, la prima comprenderà il Centro storico, Molino a Vento, Carrubbazza, Ospizio Marino e Lungomare; la seconda: San Giacomo e Locu baruni; la terza Sant’Ippolito; quarta: Giardinelli e Villaggio Aldisio; quinta: Caposoprano, Fondo Iozza e Piano Notaro; sesta: Macchitella, Marchitello, Piazza Eleusi, Scavone, Montelungo e Femmina Morta; settima: San Rocco, Modernopoli, Cantina Sociale, Santa Maria di Betlemme; ottava: Margi, Settefarine, Albani Roccella; nona: Manfria, Roccazzelle, Piano Marina, Puntasecca e Poggio Arena”.

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