Gela. Prima ha accettato la nomina e, adesso, ha deciso di lasciare. Il sindaco Domenico Messinese non è più presidente del consiglio di amministrazione della Srr4, la società che sul fronte rifiuti ha preso formalmente il posto dell’Ato Cl2 in liquidazione. Dopo la conclusione del mandato del commissario regionale Nicola Russo, i sindaci soci della Srr hanno scelto Messinese alla guida del cda. Il primo cittadino, però, quel ruolo non lo può ricoprire ed è la normativa in materia a prevederlo. Non a caso, subito dopo l’ufficializzazione arrivata dal consiglio di amministrazione, il consigliere comunale di DiventeràBellissima Giovanni Panebianco ha scritto anche all’Autorità nazionale anticorruzione. In base alla normativa presa in esame, incarichi di quel tipo, in un ente di diritto privato a controllo pubblico, non possono essere ricoperti da chi, nei due anni precedenti, ha fatto parte di una giunta o di un’assise civica, in comuni con popolazione superiore ai quindicimila abitanti. Scatta l’inconferibilità.
Niente presidenza della Srr. Davanti ad una vicenda praticamente analoga, il sindaco di Caltanissetta ha dovuto lasciare la carica di presidente della Srr per la zona nord. Messinese ha preso atto che non può sedersi sulla sedia di presidente della Srr e, con una missiva ufficiale, ne ha dato comunicazione anche all’assessorato regionale. “Mi duole rappresentare – si legge nella comunicazione – in considerazione del contesto normativo vigente in materia, di non poter accettare la suddetta carica”. Il consiglio di amministrazione dovrà scegliere un altro presidente.