Niscemi. Ennesima giornata di tensione tra manifestanti e polizia. Questa mattina gli attivisti erano, come consuetudine, in presidio dinanzi l’ingresso della base militare americana di contrada Ulmo dove è in costruzione il Muos, il sistema satellitare della marina statunitense.
Gli scontri si sono verificati durante il cambio di guardia. Una cinquantina di attivisti “No Muos”, tra cui alcune componenti del “Comitato Mamme No Muos”, hanno formato un cordone per impedire ai militari statunitensi di lasciare la base.
La polizia ha così deciso di forzare il blocco. Ne sono scaturiti attimi di vera tensione con manifestanti e poliziotti che venivano a violento contatto.
L’attivista Turi Vaccaro, protagonista il 24 aprile scorso del blitz all’interno della base americana, si è opposto all’ingresso del convoglio americano sdraiandosi a terra col rischio di essere investito da un mezzo della polizia.
Alla fine il bilancio è di alcuni feriti tra i manifestanti: due di loro sono stati arrestati.
Molte mamme dello stesso comitato, da tempo, presidiano pacificamente l’ingresso della base militare recitando, talvolta, il rosario.
Nei giorni scorsi una di loro, durante le fasi di un meno concitato scontro, era finita in ospedale dopo essere stata violentemente strattonata.
Ai blocchi hanno preso parte alcuni aderenti al comitato No Muos gelese e la componente della segreteria regionale di Sel Monia Cassarà: nessuno di loro ha riporato conseguenze durante il confronto cin gli agenti di polizia.
Foto Gabriella Sentina