Gela. Nel caos idrico di questi giorni, c’è anche chi è passato alle vie di fatto. Tanti residenti del quartiere San Giacomo hanno deciso di agire contro Caltaqua. “La diffida l’abbiamo inoltrata più di un mese fa – dicono Massimo Maganuco e Giorgio Navarra – nel quartiere, l’acqua, quando arriva, viene erogata solo per poche ore e la situazione è sempre più grave. Ci sono attività commerciali spesso ferme per assenza di acqua”. Insieme ad altri cittadini che vivono nella zona, hanno dato mandato all’avvocato Stefano Scepi. E’ stata inoltrata una formale diffida all’azienda italo-spagnola. “Abbiamo scelto questa via – dicono – perché siamo arrivati a non avere erogazione idrica anche per quattordici giorni consecutivi. C’è chi ha cambiato i motorini idrici, ma senza alcun risultato. Paghiamo per non ricevere l’acqua”.
Con la diffida, che pare non abbia avuto ancora riscontro, chiedono di essere risarciti. “Ci siamo rivolti al centralino dell’azienda e agli uffici – concludono – ma non è accaduto nulla”. A San Giacomo, l’acqua è quasi un lusso.
Ancora si parla di caltaqua, spese di estra lusso, via acqua pubblica e basta essere presi x il culo. Bisogna andare alla corte europea e dei diritti umani. O fare appello al tribunale dell’acqua.