Gela. “La nave greca deve essere esposta nel Museo del mare. Non capisco da quale studio spunti l’ex Convento delle benedettine”. Il capogruppo di “Avanti Gela” Salvatore Scerra sostiene la linea di chi pensa che la soluzione, provvisoria, dell’ex convento non sia praticabile. “L’Eni, che finanzierà l’esposizione – continua – dovrebbe farlo solo nella sede prevista, a Bosco Littorio. E’ quello il sito scelto per la nave. C’è un progetto che va rispettato. Non capisco questa decisione, estemporanea, e soprattutto non riesco ancora a comprendere tutta questa frenesia. Perché non si rispetta il progetto?”. Secondo il consigliere comunale, qualcuno starebbe forzando la mano. “Piuttosto che spendere soldi per una soluzione solo temporanea – dice ancora – bisogna verificare cosa stia accadendo alla procedura del Museo del mare. La gara per i lavori è stata assegnata, mi risulta che la fase dei ricorsi amministrativi sia ormai superata, perché il cantiere non parte? E’ questo il punto importante”. Scerra e l’altro consigliere di “Avanti Gela” Gabriele Pellegrino sono del tutto contrari alla soluzione dell’ex convento, che tra compensazioni e ulteriori stanziamenti, verrà finanziata per intero da Eni, come ha confermato il presidente di raffineria Francesco Franchi, presente alla riunione operativa di inizio settimana, al museo regionale.
L’amministrazione del sindaco Lucio Greco, però, sembra intenzionata a non attendere i tempi di realizzazione del Museo del mare, sempre che si possa mai arrivare a vederlo fruibile.
Vigilare, affinché quei soldi destinati al museo del mare non vanno a finire in altri comuni, Gela non può subire altri scippi
A Mari semmu o all’ex convento o in una nuova struttura all’interno del bosco littorio, che cosa cambia? Esponiamo la nave e diamo notizia mediatica per iniziare un nuovo percorso turistico a questa bistrattata città. Consigliere Scerra non faccia polemiche e dica al sua assessore Armato, che Gela vuole i soldi del finanziamenti negati e poi alla sua deputata Bartolozzi per Gela che fa’, forse ci ha dimenticato.
se il museo del mare fosse già terminato, con la nave greca dentro non staremmo qui a parlarne.. ma il problema è il museo da collocare per fare partire i lavori… un primo progetto prevedeva un nuovo museo adesso si sceglie di manutenzionarlo in forma ridotta (3 ml di euro) e come parcheggio si sfrutteranno le benedettine.. ma la nave greca montata .. li dentro verrà mai riportate in un ipotetico museo del mare.. ma sarà possibile montarla e smontarla e rimontarla? occorre fare chiarezza e aprire gli occhi al sindaco che non faccia errori.. irrimediabili
f.to il pres. dell’ass. Culturale Archeo Ambiente – geom. A. Presti