Gela. Un declino neurologico improvviso e inesorabile. La morte di una casalinga cinquantaseienne è stata classificata dai sanitari locali come sospetto caso di encefalopatia spongiforme bovina.
In sostanza, la donna potrebbe essere stata colpita dal morbo della mucca pazza. La morte è arrivata il 14 agosto e i funerali sono stati celebrati il giorno successivo. Sulla salma, però, è stato necessario effettuare una serie di accertamenti. E’ stata trasferita in un centro specializzato a Ragusa per il prelievo di un campione di cervello. Sarà sottoposto ad un successivo esame istologico.
I segni più gravi della patologia si sarebbero registrati a giugno: in poche settimane, la situazione clinica della donna è degenerata. I familiari hanno scelto di effettuare una serie di accertamenti in nosocomi specializzati sia a Milano che a Torino. La cinquantaseienne è stata ricoverata anche tra le stanze della clinica Santa Barbara di Macchitella. Per lei, però, non c’è stato nulla da fare. I primi sintomi si sarebbero manifestati con una serie continua di vertigini: man mano, avrebbe perso la capacità di comunicare.